sabato 19 novembre 2011

Wulai

Ormai scrivo con metodico ritardo di una settimana... Questo perchè a fine weekend sono sempre troppo stanca e con troppi compiti arretrati per raccontare cosa ho appena fatto, mentre all'inizio del weekend sono rilassata e "libera"...
Visto che la mia classe, e la mia prof, è troppo figa, abbiamo già finito il libro 1 (qui si usa un libro ogni trimestre) e abbiamo iniziato il libro 2 di nascosto dall'ufficio (che se ci scopre si incazza da matti con la nostra prof, che già ci litiga parecchio!), oggi c'è stato il primo dettato del libro 2 e è stata la solita carneficina (Shoya ha preso 100 e Sachie 99, ovviamente. I giapponesi viaggiano su un'altra scala).

A parte queste amenità scolastiche, la settimana non ha offerto molto, a parte che diluvia da 5 giorni a fila e che, anche a causa della pioggia, sono caduta in un tombino e mi sono storta una caviglia. In realtà, in tre giorni mi è già passato del tutto, ma lì per lì stavo urlando dal dolore, quindi sono andata al pronto soccorso del campus, dove con 15 euro mi hanno fatto la visita e le lastre al piede (con diagnosi immediata! w l'Italia! :P).

Lo scorso fine settimana siamo andate in un paesino tipico vicino Taipei, chiamato Wulai.
Foto dal taxi



 Ed ecco Wulai!



 E' in parte un villaggio aborigeno, con molte cose tradizionali, e casa di una delle etnie originarie di Taiwan. I negozi erano pieni di oggetti bellissimi, di giada e di occhio di tigre, ma anche molto costosi (20 euro l'uno minimo), perciò abbiamo lasciato perdere.
Questo cappello però avrebbe meritato!

Abbiamo preso un trenino sgangheratissimo ma carinissimo e siamo arrivati in cima, dove c'è una funivia che ti collega con l'altra montagna, dove c'è...non so, perchè incredibilmente NEI WEEKEND la funivia chiude prima, alle 17.00!! Quindi siamo rimasti lì a goderci il magnifico panorama della cascata.

Io e Sachie abbiamo anche fatto una specie di "peeling" (esfoliare la pelle morta) delle gambe tramite PESCI!! In un hotel avevano queste vasche piene di pesciolini che venivano a ripulirti i piedi delle pellicine morte, per 3 euro a mezzora. Solo io e lei siamo state abbastanza coraggiose da provare (Sandro aveva paura che gli si mangiassero i peli :P) e ora ho dei piedi perfetti! Tra l'altro Sandro ha letto che questo tipo di trattamento è ottimo anche per la psoriasi e altre malattie della pelle, quindi abbiamo pensato che se le nostre rispettive mamme lo facessero ne avrebbero un grande beneficio, visto che tutte e due hanno qualche problema ai piedi.

Prima lavare i piedi (stile giapponese: rovesciare l'acqua dal catino sui piedi, NON METTERCELI DENTRO COME HO FATTO IO :p)

 La vasca dei pescetti

 I piedi di Sachie...
 ...ed i miei! Evidentemente molto più appetitosi!! (e ridotti molto peggio!)





Per questo weekend non abbiamo organizzato gite, essendoci questa sorta di diluvio universale che non accenna a finire, ma stasera il centro linguistico ci porta al teatro tradizionale taiwanese, domani andremo a fare shopping invernale per Michelle, che non è abituata a questi climi "freddi" (saranno 20 gradi, ma lei é Indonesiana e non c'è abituata) e forse anche al karaoke.

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